SILENZIO
di
SHASAKU ENDO
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Alle ore 21 di lunedì prossimo 30 novembre 2020, si terrà il quarto ed ultimo incontro del ciclo, nel corso del quale incontreremo lo scrittore giapponese Shusaku Endo e il suo Silenzio.
Egli si convertì al cattolicesimo in giovanissima età, a 11 anni, non tanto per una scelta, quanto per il desiderio di compiacere alla madre, che trovava sollievo nella assidua pratica religiosa.
E' stato definito il Graham Greene giapponese per le sue affinità con lo scrittore inglese.
Lunedì prossimo approfondiremo il suo capolavoro Silenzio, un romanzo di alto livello per le tematiche incentrate sul tormentato rapporto tra cristianesimo e cultura nipponica.
E' stato senz'altro di grande aiuto nel dialogo tra Oriente ed Occidente.
Endo è scrittore profondamente cattolico. Ho letto che in un suo saggio, di cui non rammento il titolo, scrisse che: Quanto più scrivo, tanto più mi diviene impossibile pensare a un'altra guida, all'infuori di Cristo.
Silenzio mi rimanda a Il potere e la gloria, capolavoro di ispirazione religiosa di Graham Greene, con cui ci siamo incontrati nel maggio dello scorso anno. Stessa atmosfera, impregnata di grossi problemi teologici, stesso modo di affrontare grossi interrogativi di vita.
Ai tempi di Endo, la cristianità giapponese, ridotta a una gregge sparuto, era perseguitata e viveva arroccata nella paura e nel nascondimento. I missionari, uno dopo l'altro, erano stati o espulsi o arrestati e condannati, o avevano apostatato, come il missionario, padre Ferreira, gesuita portoghese, che era al più alto posto di responsabilità, come Superiore provinciale dei gesuiti.
Tra i problemi che emergono dai brani del romanzo, che saranno oggetto di lettura lunedì prossimo, si evidenziano problemi del suo autore e dei cristiani giapponesi nei confronti del cristianesimo. Tra questi il problema enorme del silenzio di Dio, dinnanzi alla sofferenza del credente.
Se Dio esiste e se è amore, perchè questo suo persistente, scoraggiante ed enigmatico silenzio di fronte alle sofferenze, come se fosse lontanissimo e indifferente ? Come è possibile che Egli resti impassibile di fronte ai martiri, sia della carne che dello spirito, che poi rappresentano un supremo atto d'amore verso di Lui ? Perchè tace ? La fede ha da offrire una risposta a questi interrogativi ? O bisogna rassegnarsi alla ..... oscurità di Dio ? Oppure ancora il silenzio è indice di assenza di Dio ?
Secondo Endo, Dio dà la seguente risposta a questi fondamentali e angoscianti interrogativi, frequenti anche nelle realtà odierne.
IO NON STAVO IN SILENZIO. SOFFRIVO ACCANTO A TE.
Bellissimo !
Cattedra Alessandro Manzoni
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